Il musicofilo Ezio Guaitamacchi, grande studioso della vita dell’indimenticato artista di Graceland, racconta l’ inedito The Pelvis. “Fu colpito solo una volta dopo un sogno, e nacque una perla come All shook up.
Nel suo programma” Cultura Virale e Musica senza aggettivi “, compreso nella rassegna” A song a day keeps the virus away “Ezio Guaitamacchi presenta ogni giorno sui canali web meiweb. it, mescalina.it, musicalmind.it, altervista.org e spettakolo.it. storie, curiosità e riflessioni legate alle canzoni che hanno fatto epoca.
Tra gli artisti di prima grandezza un capitolo molto approfondito è stato dedicato quest’ oggi ad Elvis Presley. Nella diretta che ci sarà a partire dalle ore 15 affiorano autentiche chicche da intenditori. “Elvis Presley nel corso di un’intervista racconto’ di non avere mai avuto l’ispirazione giusta per scrivere una canzone. Salvo una volta. Era il gennaio 1957 ed è stato quando, dopo essersi addormentato, fece un sogno incredibile.” Mi sono svegliato di soprassalto, completamente scosso – rivelo’ The Pelvis – e telefonai immediatamente ad un amico per raccontargli il fatto. E lui, nel giro di poche ore, scrisse il pezzo. Il titolo era” completamente scosso. All shook up “.
Quell’amico di Elvis assurto agli onori della cronaca si chiamava Otis Blackwell, autore, cantante e pianista afroamericano che ha già composto un classico come Fever e regalato a Presley una hit come Don’t be cruel. I due, paradossalmente, non si sono mai incontrati, né mai lo faranno, ma sono in perfetta sintonia sul piano artistico.
Anche se Blackwell, riguardo alla genesi di All shook up, racconta una storia diversa. “Sostiene infatti – precisa Ezio Guaitamacchi – di avere composto il brano già nel 1956, quando si trovava negli uffici della Shallmar Music su suggerimento di Al Stanton, uno dei proprietari della casa editrice. Il quale, dopo avere agitato una bottiglietta di Pepsi Cola, aveva proposto all’ autore una canzone che si intitolasse appunto All Shook Up. Infine c’è David Hess, attore e cantante che si esibiva con lo pseudonimo di David Hill che pure lui rivendica la paternità della canzone.
“Ho avuto io l’idea del titolo, poi Blackwell ha scritto il pezzo che ho inciso io per primo e pur di farlo cantare ad Elvis, Blackwell gli ha concesso di co firmarlo”. Come aggiungere: Elvis Presley non ebbe l’ispirazione ma la donò agli altri. Una mossa azzeccatissima perché, registrato nel gennaio 1957, All shook up, nato da un incubo, trasformò il risveglio di soprassalto nel primo Top One di The Pelvis, che avrebbe venduto ben due milioni di dischi. Sono state poi diverse le riproposizioni di questa celebre hit, ricordiamo la prima di Ry Cooder nel trentennale del brano nel 1987, precedentemente la firma di Suzi Quatro nel 1973 ed infine la versione più soft di Billy Joel datata 1992.
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