Calciatrice espulsa reagisce simulando una pratica orale in un raptus
Una reazione inconsulta, un raptus improvviso e imprevedibile. Che costerà molto caro a Nerea Aparicio Vazquez, calciatrice del Don Benito, squadra della terza divisione femminile spagnola. È stato un attimo: la ragazza ha perso completamente la testa quando è stata espulsa durante il match contro l’Extremadura. A quel punto si è lasciata andare ad una recita disdicevole, simulando una pratica sessuale mentre abbandonava il campo.
Si stava giocando il sentitissimo derby tra Don Benito e Extremadura, e si sa come sono i derby, non importa se siano big match visti in mondovisione o partite tra piccoli club: la temperatura sale, l’agonismo è esasperato, la voglia di vincere offusca la ragione. Basta una piccola scintilla per far perdere i lumi ed è esattamente quello che è accaduto alla Aparicio Vazquez dopo la sua espulsione per rosso diretto.
La calciatrice, che gioca nella difesa del Don Benito, è stata cacciata senza esitazione dall’arbitro per un comportamento violento: ha dato una testata ad un’avversaria quando il pallone non era in gioco. Un gesto che le costerà una pesante squalifica, ma non è niente in confronto allo stop che riceverà per quello che ha fatto dopo: la Aparicio Vazquez, mentre lasciava il campo per tornare negli spogliatoi, si è rivolta all’assistente di linea simulando una fellatio. Tutto ovviamente visto e annotato in maniera puntuale nel verbale del direttore di gara.
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