
Nuova avventura per Luca Cavallo che guiderò il Sora nel prossimo campionato.
Sora, un comune che conta 25.000 anime in Provincia di Frosinone, a pochi chilometri dal confinante Abruzzo. L’ ASD Sora Calcio nel non lontano 2004/ 05 era ancora in serie C1 con una permanenza record di 13 anni tra C2 e C1. Il Sora riprende la sua strada sportiva dopo il fallimento del 2005 ed è ripartito nella stagione 2006/07 dalla prima categoria laziale.

Raggiungiamo Luca Cavallo via WhatsApp e gli poniamo queste domande: Buongiorno Luca, e complimenti per il nuovo incarico. Sora è piazza importante, ma come mai per la seconda volta devi andare al sud per poter allenare? In Liguria nessuno ti ha cercato? Quando inizia la tua stagione e che squadra avrai? Obiettivi? Un ex professionista che sta facendo una gavetta veramente tosta, cosa vuol dire? Umiltà e vera voglia di stare sul campo? Grazie

Grande Coach buongiorno, sono contento di questo nuovo incarico, Sora è una piazza molto importante e sono lusingato di essere il loro Mister. Eh, perchè devo andare via dalla Liguria, è una domanda che mi pongo anch’io a volte, però non so rispondere alla mia e neanche alla tua domanda, in Liguria è così, sembra sia un circolo chiuso e di conseguenza devo uscire dalla mia regione, ma in fondo non mi dispiace, perchè sia Favara che Sora sono piazze importanti, calde, adrenaliniche, ed è quello che cerco per divertirmi e far divertire. La stagione inizierà il 9 di agosto, anche perchè quasi tutti i ragazzi hanno giocato fino a fine giugno a differenza di molti che hanno dovuto fermarsi per il Covid. La squadra la stiamo allestendo, sarà una squadra tosta che andrà su tutti i campi per vincere, e fare il meglio possibile nel campionato che verrà. Gli obiettivi sono quelli di fare un gran campionato e riportare Sora e il Sora nelle categorie che gli competono per blasone. Ho avuto una grandissima impressione dalla società, presidente in testa, emanano tutti una voglia importante e quindi tutto qui profuma di positività.

Per quanto riguarda la gavetta, forse da calciatore, anche se sembra che non neabbia mai fatta, visto che ho cominciato subito dalla serie A, ma la gavetta l’ho dovuta fare ogni anno dovendomi conquistare il posto da titolare, perchè dall’inizio ero sempre fuori dagli 11, poi con la mia voglia e testardaggine riuscivo sempre a conquistarmi uno spazio importante in seno alla squadra. Da allenatore è più difficile, ed allora si parte dal basso per arrivare in alto. Per me il calcio è stare in campo, ci starei delle giornate intere, quindi al di là delle categorie la passione è quella che comanda, e quindi non posso mentire alla mia passione di stare in campo, di insegnare, e di imparare, perchè a qualsiasi età si riesce ancora ad imparare, qualsiasi ruolo si svolga. Ciao grazie Coach è sempre piacevole scambiare idee con te.
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