Capuleti e Montecchi, Tramaglino e Mondella, ieri, e oggi…
Quel ramo di Via Cesarea, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di palazzi, tutto a stucchi e pietra, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di zona pedonale, tra un bar a destra, ed un ampio dehor a fianco.Abbiamo i protagonisti, che smentiscono “il fatto”, abbiamo, come nel romanzo di Alessandro Manzoni la grande peste “Covid 19” con tanto di Quarantana, manca clamorosamente la Monaca di Monza, ma ce ne faremo una ragione.
S’ha da capire che parte abbia la “Divina Provvidenza”, nell’unione dei due poli, capire soprattutto se dietro ad un innocente caffè ci sia invece un matrimonio in vista. Ai personaggi del romanzo storico ambientato nel ‘600, nella nostra moderna trassposizione mancano i “Bravi” guidati da Don Rodrigo, ed un Don Abbondio qualsiasi che avanza calciando palloni che gli sbarrano la strada.
L’innominato smentisce, Fra Cristoforo cala il carico con la foto incriminata, insomma sembra che tutto riporti a circa 400 anni fa, in un momento storico dove gli untori sembra abbiano appena finito il loro lavoro di basso, bassissimo livello. Dove si rifugeranno Renzo e Lucia in attesa che l’Eccellenza porti a conoscenza il nome delle otto pretendenti alla serie D? Una destinazione cara ad entrambi potrebbe essere la tranquilla cittadina di Rapallo, un luogo dove le acque permettono ai monti di specchiarvisi dentro.
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