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Il cinema politicamente scorretto

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Vita di Brian

Vita di Brian (1979) dei Monty Python ha destato scalpore per la sua satira religiosa. La commedia segue le vicende di Brian, nato nello stesso momento di Gesù, coinvolto in situazioni che lo fanno sembrare il Messia. La rappresentazione satirica delle figure sacre cristiane ha provocato proteste e accuse di blasfemia da parte di gruppi religiosi. Uscito vicino alla Pasqua, ha suscitato reazioni negative da parte di comunità religiose. Nonostante ciò, il film è stato anche lodato per l’umorismo e la critica sociale. “Vita di Brian” ha sollevato discussioni sulla libertà artistica, il rispetto religioso e la sfida delle convenzioni attraverso la satira. Ci sono voluti ben 12 anni perché questo film, che può essere considerato il migliore dei Monty Python con Il senso della vita, riuscisse a essere distribuito in Italia, perché era giudicato blasfemo nei confronti della religione cattolica. Continua a leggere..

Che risate ragazzi!

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Buon compleanno Ollio

Il 18 gennaio del 1892 nasce Oliver Norvell Hardy, attore e comico americano, che con Stan Laurel formò la più famosa coppia comica della storia del cinema. Il duo Laurel & Hardy, in Italia, fu ribattezzato Stanlio e Ollio. Hardy è stato un innovatore soprattutto per quanto concerne la gestualità, fatta di movenze buffe, ma al contempo eleganti e agili, nonostante la sua non indifferente mole fisica. In particolare il talento comico di Oliver Hardy era caratterizzato dal camera-look: un espediente cinematografico consistente nel rivolgersi direttamente agli spettatori per ricercarne la complicità, guardando direttamente nella cinepresa. Questo meccanismo filmico, gradito dal pubblico che si sentiva così coinvolto nel racconto cinematografico, fu uno dei punti di forza dell’attore americano nelle pellicole con Stan Laurel. L’attore ha spesso cantato anche in alcuni film del duo, dimostrando così anche un grande talento vocale blues.
Includendo anche le pellicole in cui appare senza Laurel, dal 1914 al 1951 ha interpretato oltre 250 film, il che fa di lui uno degli attori più prolifici della storia del cinema. Continua a leggere..

John Carpenter, il brivido è servito

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Una luce geniale tra l’oscurità di opere spesso tetre

Oggi 16 gennaio compie gli anni John Howard Carpenter(19489, regista, sceneggiatore, compositore, attore, produttore cinematografico e montatore statunitense. Tra i suoi lavori più famosi si annoverano Distretto 13 – Le brigate della morte (1976), Halloween – La notte delle streghe (1978), 1997: Fuga da New York (1981), La cosa (1982), Christine – La macchina infernale (1983), Essi vivono (1988) e Il seme della follia (1994).


I suoi film sono caratterizzati da fotografia e illuminazione minimalisti, una macchina da presa non eccessivamente mobile e colonne sonore, spesso realizzate mediante sintetizzatore, composte da lui stesso, alle volte in collaborazione con altri (eccetto che per i film La cosa, composta da Ennio Morricone; Starman composta da Jack Nitzsche; Avventure di un uomo invisibile e Fuga da Los Angeles composte da Shirley Walke e The Ward – Il reparto, composta da Mark Kilian).
Carpenter afferma spesso di essere stato influenzato dalle opere di Howard Hawks, Alfred Hitchcock e dalla serie televisiva Ai confini della realtà, ed è quest’ultima a cui noi, di coachmartinionair troviamo più familiarità con le opere succitate. Continua a leggere..

Il cinema politicamente scorretto

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Viridiana, 1961, regia di Luis Bunuel

Viridiana è un film del 1961 diretto da Luis Buñuel, vincitore della Palma d’oro come miglior film al 14º Festival di Cannes, ex aequo con il film L’inverno ti farà tornare di Henri Colpi. Pellicola controversa per la sua critica audace alla religione e alla moralità. La trama racconta di una giovane suora coinvolta in situazioni che sfidano la spiritualità tradizionale. Scene considerate blasfeme e sacrileghe hanno indignato sensibilità religiose. Il film è anche un commento sociale e politico, che può essere interpretato come una sfida al regime franchista in Spagna. L’oscillazione tra toni comici e tragici confonde alcuni spettatori. Nonostante la controversia, il film ha vinto la Palma d’oro a Cannes, sollevando discussioni sulla premiazione di un’opera che sfidava convenzioni religiose e morali. Continua a leggere..

Il cinema politicamente scorretto (3)

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“Arancia meccanica” di Stanley Kubrick, 1971

Film capolavoro, controverso per la sua rappresentazione cruda e disturbante della violenza, Arancia Meccanica include atti di stupro e omicidi. Il titolo originale in inglese, A Clockwork Orange, trae origine da un modo di dire tipico nel dialetto della classe proletaria di Londra, il cosiddetto cockney: “As queer as a clockwork orange”, tradotto letteralmente come “strano come un’arancia a orologeria”,originariamente utilizzato comunemente nell’East London. Il film di Stanley Kubrick esplora temi complessi come il libero arbitrio, il controllo sociale e morale, suscitando discussioni intense sulla sua interpretazione. La censura e i divieti in vari paesi hanno contribuito alla sua reputazione di film proibito. La sua influenza sulla cultura popolare ha sollevato preoccupazioni su possibili imitazioni violente. Alcuni vedono il film come un’analisi critica della società e della psicologia umana, mentre altri lo trovano sensazionalista. La natura provocatoria della pellicola ne fa un soggetto di discussioni e controversie. Spettacolosa la recitazione di Malcom Mc Dowell nei panni del capo drugo, Alex. Forte di quattro candidature agli Oscar del 1972 come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio, e presentato lo stesso anno alla Mostra di Venezia, il film ottenne un buon successo di pubblico oltre a un grande impatto culturale. Continua a leggere..