Che storie intorno alle nostre bevande preferite
Profumi, colori, gusti, il cocktail ci affascina con tanti risvolti, ma dove è nata questa parola, quale è la sua esatta etimologia? Una parola, decine di interpretazioni e migliaia di simpatici aneddoti sull’origine di questa parola magica. Tutti ormai conoscono i nomi dei cocktail, le ricette e dove andare a bere i migliori drink ma ancora in pochi sanno da dove questa parola derivi. Difatti, l’etimologia della parola cocktail è tuttora oggetto di grandi dibattiti. C’è chi pensa che sia uno storpiamento del termine latino aqua decocta, ossia acqua distillata, e c’è chi crede, invece, che il termine derivi dal francese coquetier, letteralmente portauovo, quello che il farmacista Antoine Peychaud era solito utilizzare per miscelare liquori ai suoi clienti. Analizzando questa parola, vediamo che si compone della parole cock (gallo) e tail (coda), ragione per cui in molti credono che il suo significato derivi dai combattimenti tra galli che andavano di moda in Europa nelle taverne. Al vincitore, infatti, venivano date in premio le piume della coda del gallo sconfitto oltre a brindare con succhi e liquori. Altri ancora, invece, raccontano di una giovane messicana di nome Xock che servì una bevanda miscelata a degli ufficiali americani, i quali, una volta di ritorno in patria, portarono la notizia di una misteriosa fanciulla che preparava magici intrugli.