Coach Martini on Air

Writer & Speaker

Sport, Attualità e Curiosità

  • Home
  • Sport
    • Calcio
    • Calcio a 5
    • Beach soccer
    • Motori
    • Pallavolo
    • Tennis
    • Rugby
    • Nuoto e Pallanuoto
    • Basket
    • Altri Sport
  • Arte e Musica
  • Attualità
    • Cinema
    • Teatro
    • Storie di vita
    • Musica
    • Arte
    • Natura
    • Cucina
    • Letteratura
  • Cultura
  • Articoli ed interviste
    • Carta stampata
    • Web
  • Eventi
  • Video
  • info@coachmartinionair.com
  • 4 Marzo 2021

Roger!

4 Marzo 2020 da Leo Cotugno

Roger!

Tutta la nostra vita è simile ad un’infinita partita di tennis, in cui apprezziamo e cogliamo la bellezza pur essendo perdenti.

Dal 5 al 29 marzo al Teatro Piccolo Eliseo di Roma Emilio Solfrizzi in “Roger”, monologo ispirato alle gesta dell’ inimitabile campione della racchetta Roger Federer.

“Non possiamo che avere grande devozione per le divinità e i suoi gesti fatati, pur sapendo che giochiamo la partita finendo sconfitti”. Il modello di perfezione stilistica, classe, successo nel tennis reca un solo nome, quello di Roger Federer. Al Re di Basilea, vincitore di 20 titoli del Grande Slam nella sua inimitabile carriera, si è ispirato Emilio Solfrizzi per “Roger”, monologo scritto e diretto da Umberto Marino in programma da giovedì sera, 5 marzo, alle ore 21 al Teatro Piccolo Eliseo di Roma. Continua a leggere..

Filed Under: Arte e Musica, Attualità, Sport, Teatro, Tennis Tagged With: Federer, Roger, Solfrizzi

Un nobile cuore, inammorato dell’amore più puro

20 Febbraio 2020 da Leo Cotugno

Un nobile cuore, inammorato dell’amore più puro

Da questa sera a domenica 23 febbraio “Notre Dame de Paris”, il musical dei record al Teatro Carlo Felice di Genova. Nei panni di Quasimodo, Gio’ Di Tonno: “Un Gobbo di Notre Dame che si è evoluto, e che sempre continua ad emozionare nel nome del sentimento più profondo e vicino ai gusti del pubblico”.

Il musical dei record, ben 1700 repliche svoltesi dalla data della prima rappresentazione al Palais Des Congres de Paris il 16 settembre 1998. Notre Dame de Paris, tratto dall’ omonimo romanzo di Victor Hugo, un successo planetario che ha toccato ben 46 Paesi del mondo tra cui Russia, Cina, Inghilterra, Svizzera, Giappone, Corea, Libano e, naturalmente Italia, da questa sera (ore 21)e sino a domenica 23 febbraio (due spettacoli, previsti rispettivamente alle ore 16 e alle ore 20)sarà di scena al Teatro Carlo Felice di Genova.
Ispirato al libretto di Luc Plamonton, con le splendide musiche firmate da Riccardo Cocciante, Notre Dame de Paris avrà un adattamento molto sofisticato, a firma di Pasquale Panella e della regia di Gilles Matthieu. Nei panni del celeberrimo Gobbo Quasimodo, il campanaro di Notre Dame, ci sarà Gio Di Tonno, mentre toccherà alla bellissima Elhaide Dani interpretare l’affascinante zingara Esmeralda. “In Notre Dame De Paris si assiste all’ eterno confronto tra il bene travestito da deformita’ orripilante ed il male subdolo sotto le mentite spoglie dell’ amore – sottolinea Gio Di Tonno – due attori che nella loro inesorabile e continua lotta testa a testa costruiscono uno show straordinario , che apre cuore, occhi ed orecchie al godibile, all’ emozionante “. Questo musical è stato riconosciuto come la migliore espressione del fare spettacolo:” Un Quasimodo che entra nel cuore del pubblico, che cammina con le sue emozioni assieme alla platea, affrontando i sentimenti nel modo più naturale, quello della gente”.
Il Gobbo di Notre Dame vide la luce dalla penna di Hugo nel maggio 1831, ma sarebbe stato rappresentato a teatro oltre un secolo dopo. Si vedeva nei panni di quell’ uomo dall’ aspetto così orrido un vero e proprio attentare all’ esteriorita’ che rendeva gelosissimi i Francesi della loro “epoque”, ma soprattutto si vedeva un possibile invito al sovvertimento politico, il ritorno al giacobinismo che abbatte irresistibile l’ Ancient Regime. Ecco dunque il debutto a Parigi nel 1998, una regia di Gilles Matthieu che anziché sviluppare l’ azione trasversalmente come un musical, allestisce lo spettacolo in forma semi scenica, con scenografie e contenuti in costume. Fu tale l’ eco del trionfale escursus del Gobbo di Notre Dame che nel 2000 “Notre Dame de Paris” divenne anche appannaggio del teatro americano, con una versione però bruscamente tagliata e fiacca per la regia di Will Jennings, rappresentata a Las Vegas.
L’ ormai famosissimo musical si dipana in due atti, sempre più coinvolgente ed emotivamente unico, nel 1482. A Parigi, sul sagrato della grande Cattedrale di Notre Dame, il poeta Pierre Gringoine introduce la storia che si apre con l’ invasione degli zingari, guidati dal loro re Clopin Touillefou. Alla domanda di asilo presso la Corte di Francia, la risposta è sprezzante quanto drammatica : l’ arcidiacono Claude Frollo, che odia gli zingari in maniera viscerale, spedisce un corpo di guardia alla cui testa figura il fedele Febo. Il conflitto arride alla soldataglia e tra i prigionieri che giungono a Corte vi è Esmeralda.
É il giorno della Festa dei Folli, in cui è usanza proclamare sovrano l’ essere più spaventoso dell’ intera città. Parigi elegge Quasimodo, l’ orrendo campanaro della Cattedrale che Frollo desidera da tempo vedere impiccato. Il perfido arcidiacono, invaghitosi di Esmeralda, ha in mente un piano malvagio, fare rapire la bellissima ragazza dal Gobbo, sposare la fanciulla e quindi addossare al povero Quasimodo la colpa del misfatto, condannandolo alla morte.
Ma avrà una sorpresa : Febo, il capo dei soldati, si è anche lui innamorato di Esmeralda e mal sopporta l’ idea di vedere condannare anche la fanciulla. Quasimodo la libera, ma cade vittima dei soldati, Febo anziché riportare la ragazza da Frollo, decide di dichiarare a Esmeralda, donna passionale e ardente, il suo amore. Non è un luogo angelicato la sede del primo appuntamento, pur possedendo un nome fiabesco : Val d’ Amore, sede di incontri clandestini dove le protagoniste sono per lo più prostitute. Gringoire, a sua volta sospettato di avere favorito l’ insediamento a Parigi degli zingari, é braccato da Frollo, ma salvato da Esmeralda che lo sposa: qui si inserisce a incastri la complicata vicenda amorosa che vede la bella zingara innamorata di Febo, che ricambia l’ amore pur se fidanzato con Fiordaliso. Frollo, a sua volta innamorato di Esmeralda, matura il piano : Quasimodo potrà guadagnarsi la libertà se ucciderà Febo e rapira’ Esmeralda , lui poi farà nuovamente arrestare il Gobbo e si sarà sbarazzato di due dei suoi tre rivali. Il piano riesce : Quasimodo manca il colpo, il pugnale di Esmeralda cade nelle mani del malvagio arcidiacono, salvatosi miracolosamente dai fendenti di Febo, ormai pazzo di gelosia.
Giochi fatti? Per Frollo sembra così. E mentre Quasimodo rinchiuso a morire di fame, viene confortato da Esmeralda, suscitando in lui l’amore, Febo é condannato. Nuovo colpo di scena, per Frollo é molto più forte la sete di potere che il bisogno d’amore, meglio far ricadere la colpa sulla sventurata Esmeralda e dare una memoranda lezione agli zingari dapprima occupandosi di Clopin, quindi togliendo da mezzo anche Esmeralda. Febo che si è riconciliato con la sua fidanzata Fiordaliso, non si rassegna a perdere la passione di Esmeralda, ma il prezzo da pagare è altissimo. Esmeralda è una nemica del regno di Francia e va trattata come tale. La volontà di Frollo cozza contro il nobile cuore di Febo, Frollo gioca per la seconda volta d’ astuzia e si reca nelle prigioni chiedendo a Esmeralda un bacio d’ amore come pegno per liberare gli zingari dalle catene. Esmeralda cede, é quanto basta a Frollo per scatenare gli sgherri per una volta ancora. Clopin viene ucciso, Esmeralda condannata e questa volta impiccata. Sono rimasti in due, Febo e Quasimodo, in due a lottare per il nobile cuore e l’ addio : Quasimodo uccide Febo, quindi si lascia morire dopo avere dichiarato la sua eterna devozione per la bellissima zingara. Continua a leggere..

Filed Under: Arte, Arte e Musica, Attualità, Cultura, Teatro Tagged With: Carlo Felice, musical, Notre dame de Paris, Quasimodo

Adriana Lecouvreur al Teatro Carlo Felice di Genova

12 Febbraio 2020 da Marco Martini

Adriana Lecouvreur al Teatro Carlo Felice di Genova

Opera poco conosciuta, ma di grande impatto.

Considerato il capolavoro di Francesco Cilea(1866-1950), Adriana Lecouvreur fu rappresentata per la prima volta al Teatro Lirico di Milano il 6 novembre 1902, con Enrico Caruso nel ruolo di Maurizio.
La protagonista fu una celebre attrice della Comédie Française, ricordata per la modernità del suo stile di recitazione che la vide primeggiare sulla rivale Madamoiselle Laclos nei primi decenni del XVIII secolo.
La trama racconta dell’amore di Adriana e della principessa Bouillon per lo stesso uomo, il conte di Sassonia Maurizio. Bouillon, appreso che quest’ultimo ha deciso di sposare la rivale, si vendicherà di Adriana inviandole per la sua festa un mazzolino di violette cosparso di veleno che la condurrà in breve alla morte tra le braccia dell’amante
È la prima volta che l’ opera del compositore calabrese approda al Teatro Carlo Felice (12-13-14-15-16 febbraio) nell’interessante allestimento di Ivan Stefanutti, che ha collocato la storia ai tempi di Cilea anziché nel
La protagonista sarà il soprano Barbara Frittoli, una vera specialista del complesso ruolo che prevede anche parti recitate . Nel ruolo di Maurizio il pubblico genovese potrà finalmente riapprezzare il tenore argentino Marcelo Àlvarez che proprio al Carlo Felice iniziò la sua carriera internazionale. Sul podio Valerio Galli, giovane direttore emergente che darà vita ad una partitura colpevolmente trascurata
dai teatri italiani, nonostante la bellezza della musica e delle melodie, felice sintesi di afflato mediterraneo e raffinate nuance del miglior melodramma francese. Continua a leggere..

Filed Under: Arte, Arte e Musica, Attualità, Cultura, Eventi, Musica, Teatro Tagged With: Adriana Lecouvreur, Carlo Felice, Opera, Teatro

Tutto ruota intorno ad un’illogica utopia

11 Febbraio 2020 da Leo Cotugno

Tutto ruota intorno ad un’illogica utopia

Nancy Brilli, questo venerdì di San Valentino e sabato 15 febbraio al Politeama Genovese, ci racconta “A che servono gli uomini”, la commedia teatrale che la vede protagonista nel ruolo dell’ insoddisfatta Teo. “La leggerezza è la risposta alla crisi dell’ esistenza per cui tutti e di cui tutti ci sentiamo testimoni”.

Due ore di divertente commedia dedicata alle donne, ed al desiderio più grande della loro vita : quello di avere un figlio. In questo divertentissimo lavoro, “A cosa servono gli uomini”, in programma venerdì 14 e sabato 15 febbraio al Politeama Genovese, Nancy Brilli ha scelto “di raccontare il diverso rapporto di una donna rimasta profondamente delusa dagli uomini. Attenzione, una donna che decide di non fare divenire trascendente la presenza di un maschio nel suo iter di persona, non può essere giudicata necessariamente una femminista: carriera e vita privata qui dentro fanno a cazzotti sin dalla prima scena del primo atto, con una domanda che si sceglie a fare da sfondo : scocchera’ anche per me l’ attimo decisivo? “.
Prodotta da Primo Atto Produzioni, con la prestigiosa regia di Lina Wertmuller, A che servono gli uomini é una vicenda semplice eppure profonda nella sua leggerezza. La stessa bravissima Nancy la spiega così. “Teodolinda, per tutti Teo, questo il nome della protagonista che interpreto, é una donna piena di sogni, spesso sopraffatta dalla curiosità dell’ avere più considerazione verso gli uomini eppure vinta dalla loro centralità. Sarà così anche questa volta, spinta dal grande desiderio del potere diventare madre, si confida con il vicino di casa, Giovanni Padovan (lo impersonera’ Igi Meggiorin), su cui ha scoperto essere a lavorare all’ interno di un istituto di ricerche genetiche. Attraverso l’ inseminazione artificiale il suo sogno diverrà possibile. Ed ecco giungere il colpo di scena : dopo avere rubato, su consiglio di Giovanni, una provetta di liquido seminale, la “famigerata” 119 risulterà appartenere ad un borioso, superficiale ed egocentrico quarantenne… Immaginarsi il contraccolpo per la povera Teo, cui già non era stato facile prendere sonno la notte che avrebbe preceduto la grande giornata! “ Continua a leggere..

Filed Under: Attualità, Eventi, Teatro Tagged With: Genova, Lina Wertmuller, Nancy Brilli, Politeama Genovese, Teatro

Ripercorro il tempo che non indica una realtà, ma un desiderio

24 Gennaio 2020 da Leo Cotugno

Ripercorro il tempo che non indica una realtà, ma un desiderio

Questa sera al Teatro Carlo Felice di Genova “Un’ora sola vi vorrei”, il nuovo one man show di Enrico Brignano. “I latini dicevano tempus fugit, ma se ha così tanta fretta perché si ferma anche lui ai semafori rossi?”

Un one man show, o più nostranamente un monologo spettacolo che sfida e ripercorre il tempo che mai conosce sosta. Alla base di questa corsa frenetica, una domanda : perché il tempo ha così fretta?
Con” Un’ora sola ti vorrei”, la nuova produzione organizzata da Alhena Entertainment e firmata in prima persona, assieme a Vivo Concerti ed EnryB, Enrico Brignano, di scena questa sera al Teatro Carlo Felice di Genova (ore 21, biglietti a partire da 32 euro) “parla del non avere mai tempo, il tempo dei tempi che ispiro’ ai Latini la proverbiale definizione di fuggente. Ruit Hora, l’ora scorre, cantarono in pagine epiche Cicerone, Tito Livio, Seneca; Tempus fugit, declamava perfino Nerone prima di compiere il famoso incendio di Roma. Il tempo non ha mai ritmo compassato, viaggia sempre di fretta. Ma allora, mi sono chiesto : se vuol così correre, perché ai semafori rossi si ferma anche lui? Continua a leggere..

Filed Under: Attualità, Eventi, Teatro Tagged With: Brignano, monologo, one man show

  • 1
  • 2
  • 3
  • Next Page »

Coach Martini on air è un contenitore di approfondimento di notizie, di interviste, e di curiosità. troverete news sul mondo sportivo, musicale e culturale. giornalmente potrete seguire rubriche su varie tematiche.

Articoli recenti

  • Il colore è una percezione che influenza e arricchisce la quotidianità.
  • Poker, mito, leggenda e credenza popolare
  • Buon compleanno Capo Giuseppe
  • Tamponi anali? No grazie!
  • E tu, Kintsugi?

Commenti recenti

  • Marco Martini su A pic a day
  • 더킹카지노 su A pic a day
  • straight vs. angled spotting scope su A Zacinto
  • Jasa Pembuatan Skripsi su … 719 anni fa
  • Kitchen Table su “The Future bites” il nuovo Steve Wilson
  • Coach Martini on air è un contenitore di approfondimento di notizie, di interviste, e di curiosità. troverete news sul mondo sportivo, musicale e culturale. giornalmente potrete seguire rubriche su varie tematiche.

Power by designercreativo.it