The Beach Boys
“Good Vibrations” è uno dei molti classici incisi dai Beach Boys. Una canzone che parla di una lei che fa esplodere delle buone sensazioni nella testa del protagonista. Oppure, visto che si era pur sempre nel 1966, quella lei era una qualche sostanza proibita che, se assunta, molto aiutava a percepire delle buone vibrazioni. Comunque sia, a ispirare Brian Wilson a scriverla fu un ricordo dell’infanzia. Un ricordo non proprio felice, legato alla paura.
Raccontò che ci vollero sei mesi per ultimarla, la descrisse come una “sinfonia tascabile”. E spiegò come la canzone fosse nata da esperienze che risalivano al tempo dell’infanzia. “Mia madre mi parlava di vibrazioni. Non ho davvero molto capito cosa ciò significasse quando ero ragazzo. Mi spaventava la parola ‘vibrazioni’. Il pensare che esistessero sentimenti invisibili, vibrazioni invisibili, mi spaventavano a morte. Lei mi raccontava di cani che abbaiano ad alcune persone, ma non abbaiano ad altre, perché un cane raccoglie da queste persone vibrazioni che non puoi vedere, ma che possono sentire.”.