Il numero uno del mondo sconfigge in finale 6-3 6-4 Stefanos Tsitsipas, ottenendo la diciottesima vittoria consecutiva dall’avvio del 2020.
Un Novak Djokovic che sta lasciando alla concorrenza solo le briciole. Vinta l’ Atp Cup a squadre con la Serbia, riconquistato l’Australian Open per l’ottava volta in carriera, l’attenzione del fenomeno di Kopaonik era rivolta all’ Atp 500 di Dubai, raggiunta la finale dopo uno scontro dall’ intensità emotiva non comune ieri contro Gael Monfils.
Gli interrogativi su Djoker non erano pochi: innanzitutto perché Stefanos Tsitsipas è uno dei soli due esponenti della Next Generation ad avere prevalso su Nole in almeno due gare (l’altro, ovviamente, é il grande sconfitto di Melbourne, Dominic Thiem). Ma sono stati puntualmente smentiti; il tennis classico, bellissimo a vedersi, dell’ Apollo di Atene, veniva supportato da un ottimo servizio da sinistra – sono giunti da qui sei degli otto aces del giocatore greco – e da un diritto inside out su cui Novak qualche volta incespicava. Il trend della battuta era rispettato sino al 4-3 per Djokovic nel primo set: sul 30-40, andarsi a rivedere il magnifico passante incrociato in allungo che inchiodava Tsitsipas a rete e valeva il lasciapassare per il 6-3.
Seconda partita molto più combattuta, rovescio del greco a intermittenza, Nole che brekka Stefanos con una palla corta al veleno simile ad un gioco di prestigio. Ma le sorprese non sono finite, Tsitsipas restituisce il drop shot e si riprende il break, operando il sorpasso con l’ultimo turno regale di battuta. Djokovic allora gioca d’attesa, come un consumato giocatore di scacchi, tiene il servizio e risponde presente con il rovescio a tutte le accelerazioni del greco, cui sono fatali un doppio fallo e un diritto di approccio in corridoio. É il trionfo, trofeo numero 5 a Dubai, 79ma vittoria in carriera in un torneo Atp, numero uno del mondo spolverato per la settimana numero 280. Il Cannibale è tornato. Più affamato e vincente che mai!
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