Sono passati 14 mesi dall’addio del Kobra…
Scrivere di Kobe Bryant a poco più di un anno dalla sua morte non è un compito semplice. Un po’ perché su quella tragedia e soprattutto sulla vita e le imprese del campione è stato scritto tutto il possibile, un po’ perché il coinvolgimento emotivo, seppur mitigato dalla distanza temporale, rimane profondo.
Per chi adora il basket, soprattutto per chi è cresciuto con la stella dei Los Angeles Lakers all’apice della carriera, Kobe Bryant era l’equivalente di ciò che le onde sono per gli amanti del mare. Le onde, si sa, non piacciono a tutti; anzi molti le disprezzano o le temono, pur riconoscendole come parte integrante dell’oggetto del loro amore. Bryant è stato a lungo come le onde: adorato da molti, disprezzato e temuto da altrettanti, ma comunque presenza ineludibile nella vita di chiunque.