San Desiderio e Marola si sono sfidate nella Semifinale d’andata, ma il ritorno a quando?

SAN DESIDERIO: Chesi, Sciutti, Bajo, Maghella, Pirani, Ciliberti, Bisogni, Bucchieri, Marra Ferrari, D’Elia, Veroni.

MAROLA: Luciani, Raineri, Paparcone, Richerme, D’Imporzano, Porqueddu, Odone, Papa, Vaccarezza, Quattromani, Vargas.

Ore 20,35 si inizia, gli spezzini in arancione affrontano il “Sande” in bianco estivo, con tanto di maniche corte, sugli spalti solo il vostro cronista preferito, l’incontro è a porte chiuse… peccato che ci sia un viavai di gente incredibile, chi si allena prima, chi gioca sui due campi a 7, insomma le porte chiuse su certi campi di Genova e d’intorni sono una vera e propria Utopia. Prima della partita il pessimismo e fastidio del Pres Silvio Frangioni è come sempre manifestato, secondo noi è diventato una sorta di amuleto. Durante il match i gialloblù genovesi non danno adito al pessimismo.
Al 12′ grande palla di Bisogni che mette in mezzo per l’accorrente Veroni e un difensore la toglie dai piedi del numero 11 del Sande che arrivava già sicuro di metterla in gol. Passano 3′ e Marra batte a rete di destro sul primo palo, respinge il portiere in corner. Ma è al 20′ che la magia di cui i piedi di Veroni sono stracolmi, si accende, da 30 metri, tutto spostato sulla linea laterale, cerca di sorprendere il portiere avversario con un lob che solo un genio può partorire su un campo di calcio, Luciani in due secondi tiene un congresso di brividi sulla sua schiena, anche se la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha severamente vietato gli assembramenti di ogni genere, alto di pochissimo. Ma il Marola c’è? Alivello difensivo presentissimo, una delle poche squadre che fanno vedere uscite difensive con relativa copertura e allineamento fatti bene, davanti si vede pochino, ci prova col suo attaccante di colore, Vargas, in contropiede, i brividi si trasferiscono sulla schiena di Chesi, ma l’azione sfuma. Al 39′ è la volta di Maghella, migliore in campo, con un secondo tempo stratosferico, da commozione personale, per averlo allenato quando era in Juniores, entra in area da destra, lascia partire un bolide che esce di pochissimo, sibilando vicino al primo palo. Al 44′ ultima emozione della prima frazione è D’Elia dalla sua mattonella che batte una punizione, la palla è arcuata e…. guardate il video Continua a leggere..