Indimenticabile fu quella sfida tra Pete Sampras ed André Agassi nei quarti di finale di Flushing Meadows: vinse Pistol Pete in quattro. Ma cinque giorni dopo il mondo sarebbe piombato nel dramma dell’ attentato alle Torri Gemelle.
I cinque giorni d’America : così fu intitolato il periodo compreso tra il 6 e l’ 11 settembre 2001 che furono inaugurati da una delle migliori battaglie sportive che la storia del tennis rammenti. Si è ai quarti di finale degli US Open a Flushing Meadows, si ritrovano di fronte Pete Sampras ed André Agassi. Pistol Pete, un calvario dopo l’altro con la schiena martoriata dalla lombalgia, si ritrova al decimo posto della classifica Atp e la sua stagione ha riservato solo un mare di delusione. Già battuto dal Kid di Las Vegas ad Indian Wells, il tennista dal servizio proibito ha perso anche a Miami da Andy Roddick, nei quarti a Parigi dal semisconosciuto Galo Blanco e a Wimbledon da Roger Federer, che ne ha fermato la magica serie di successi a sette allori. Sampras è a conoscenza che il rischio è veramente tremendo, tanto più che Agassi, a sua volta caduto in una sorta di buco nero alla voce rendimento, ha ritrovato con i preziosi consigli del mentore Brad Gilbert la voglia di essere protagonista al di sopra di ogni limite. É una partita segnata dai preamboli.