Ricorrenze, uscite discografiche. Tutto quello che c’é da sapere sul mondo della musica: 10 febbraio
Al di là della sua bellezza musicale l’affermazione di Sultans Of Swing, sorprende per il suo significato. Non è una canzone d’amore, non parla di fughe o di viaggi, di droga o di sesso. Non contiene messaggi di protesta, né voli alti sui destini dell’umanità. È invece una piccola storia di una serata qualsiasi nei sobborghi meridionali di Londra, nella quale il protagonista, dovendosi riparare dalla pioggia, decide di entrare in un club, attratto dalla musica che sente arrivare dall’interno. Si scoprirà che la storia fu ispirata da un fatto realmente accaduto a Mark Knopfler. Fu proprio lui, infatti, che nel ‘77 visse quell’esperienza a Deptford, sobborgo sulla sponda sud del Tamigi. Una band di musicisti dilettanti, che suonavano musica tradizionale per pura passione e senza velleità di successo, si stava esibendo davanti a nessuno, se si eccettuano i gestori del club e un gruppo di ragazzi che, rumorosi e ubriachi, nemmeno ascoltavano la band. E successe davvero che, al termine del concerto, il cantante rivolse il proprio saluto a quella “folla invisibile”, presentando la sua band come i Sultans of Swing. Così Mark Knopfler tornò a casa e iniziò a scrivere la canzone che diede notorietà ai Dire Straits, inizialmente utilizzando una chitarra acustica, ma trovando poi l’illuminazione per l’armonia e per il motivo musicale principale una volta imbracciata la sua Fender Stratocaster. E’ il 10 febbraio 1978 quando I Dire Straits realizzano “Sultans of Swing“.