
Sito archeologico della Cambogia, antica capitale dell’Impero Khmer
Situata a soli 15 km da Slem Reap, Angkor fu la capitale del grande Impero Khmer (802-1431).
Le strutture furono realizzate con uno stile architettonico unico, inseriti in un contesto urbanistico semplicemente eccezionale per l’epoca.
In particolare, le opere idrauliche realizzate per l’approvigionamento idrico e l’irrigazione rappresentano la componente che meglio denota la grandezza e splendore della civiltà Khmer.
Dal 1992 Angkor rientra ufficialmente tra i patrimoni dell’UNESCO
- Shiva è la divinità principale dal IX all’XI secolo, rapresentata nei templi dal membro maschile (Linga), simbolo di virilità e fertilità. In questo periodo il sovrano è considerato una divinità, la rappresentazione terrena di Shiva (Devaraja);
- Dal XII secolo, con l’ascesa al trono di Suryavarman II la divinità principale è Vishnu, che combatte i demoni riportando ordine e stabilità;
Verso la fine del XII secolo, Jayavarnman VII proclama il Buddhismo Mahavana religione ufficiale dell’Impero. Buddha e Lokeshvara rappresentano le principali decorazioni dei templi realizzati in quel periodo
Durante il XIII secolo si riaffermò il culto Hindù. In questo periodo, il sovrano Indravarman II, devoto a Shiva, ordinò la distruzione di gran parte delle immagini del Buddha realizzate il secolo precedente;
Con l’invasione da parte del Regno di Ayutthaya nel 1431, il Buddismo Theravada divenne la religione ufficiale (il Buddhismo Theravada è tutt’oggi la religione ufficiale del Regno di Cambogia.

Le maggior parte dei templi di Angkor Cambogia furono realizzati con uno stile architettonico basato sulla cosmologia dell’Induismo
In particolare, tutti i principali templi realizzati dalla civiltà Khmer sono caratterizzati da una struttura centrale di forma piramidale.

Tale struttura è una rappresentazione del Monte Meru, la montagna sacra, dimora delle principali divinità della mitologia induista.
Proprio per tale motivo, questo schema progettuale è stato denominato “tempio-montagna”. Le mura perimetrali rappresentano le montagne che circondano il Monte Meru. Lungo le mura, in corrispondenza dei punti cardinali, si trovano le porte di accesso al tempio (Gopura), attraverso le quali si accede al centro geometrico del complesso (considerato il centro dell’universo).
La parte centrale del complesso è caratterizzata da una struttura piramidale, realizzata a livelli concentrici.

I livelli della piramide – generalmente cinque – nella tradizione Induista servivano per differenziare le caste religiose (e sociali) presenti nel tempio. I bramìni, considerati i rappresentanti degli Dèi, occupavano il livello più alto.
Alla sommità della piramide sono presenti cinque torrioni/santuari – Prasat – disposti a quinquonce: quattro posti ai vertici di un quadrato con il santuario più grande situato nel centro geometrico. Quest’ultimo rappresenta il Monte Meru, la montagna sacra situata al centro dell’universo, dimora delle principali divinità della mitologia Induista.

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