
“Oggetto creato da Kintsugi Chiaraarte, di Chiara Lorenzetti, con
tecnica di restauro kintsugi tradizionale”.
La filosofia giapponese dove l’errore diventa importante per imparare
Quella del kintsugi è un’antica arte giapponese che simboleggia un’importante filosofia di vita. Infatti, consiste nell’aggiustare gli oggetti rotti, in particolare piatti e ciotole, utilizzando dell’oro per saldare le rotture e colmare le le crepe. Tradotto, significa saper riparare al meglio le fratture e gli errori della vita, anche se si tratta di avvenimenti drammatici e dolorosi, sapendone fare tesoro e rendendo preziosa ogni esperienza.
Tutto ciò che è spezzato o spaccato ne acquista in bellezza grazie a questa tecnica, ormai diffusissima e molto conosciuta in tutto il mondo e che pian piano sta “occupando” anche il nostro feed di Instagram. Tra la passione per l’estetica scandinava e l’ossessione per i marchi del Nord Europa, si sta insinuando questa nuova tendenza che caratterizza i profili dei design influencer, degli appassionati ma anche dei brand.
Questa tecnica tradizionale, che affonda le sue radici nel 1400, risulta molto attuale anche nel 2021, dove il riciclo e il riutilizzo di ogni cosa è fondamentale nonché un atto di consapevolezza ed ecosostenibilità.

Contro la perfezione e lo spreco il kintsugi è la risposta degli appassionati di design contemporanei, che cercano accessori e dettagli sempre più particolari e unici per rendere la propria casa sempre più simile a se stessi. Ecco dunque spiegato il successo di questa nuova tendenza, frutto di un processo molto complicato, laborioso e preciso, che però dona una nuova vita simbolica a tutto ciò che è crepato o rovinato.
Per esempio esistono brand che propongono collezioni di oggetti realizzati (o ispirati) in questa tecnica: We Are Nomads, che come propria filosofia ha la fusione di stili provenienti da tutto il mondo, ha una selezione di tazze e piatti “difettato”, tutti sui toni del verde e dell’acqua marina, colori perfetti per fondersi con l’oro. Invece, mai come ora la collezione Seletti dedicata al kintsugi risulta davvero cool e perfetta per le tavole dei più attenti alle ultime tendenze.

E se invece volete cimentarvi voi in prima persona in questa arte, sia perché non volete eliminare ceramiche rotte sia perché siete appassionati di ultime tendenze, online è possibile acquistare kit completi e manuali che spiegano come fare. Se invece volete approfondirne la storia, l’ultimo libro, o meglio, table book, pubblicato è Kintsugi: The Poetic Mend della scrittrice, critica e ceramista Bonnie Kemske, che ha analizzato l’affascinante evoluzione del kintsugi fino a oggi.

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