1974, un giornalista RAI, rovina la festa al fortissimo apneista Enzo Maiorca
Correva il giorno 22 Settembre 1974, ed Enzo Maiorca si stava apprestando a battere uno dei suoi numerosi record di apnea. doveva raggiungere i 90 metri di profondità in assetto variabile. La sfida non è solo con se stesso ma anche col suo acerrimo rivale, il francese Jaques Majol, con cui ha una rivalità alla Coppi e Bartali. La sfida è ctalmente importante che la RAI decide di programmarne la diretta per la prima volta nella storia della TV, rigorosamente in bianco e nero, sul primo canale, la restante offerta Tv dell’epoca era il secondo canale, sempre RAI. Per il servizio viene mobilitato Paolo Valenti come telecronista, e un folto numero di operatori subacquei faceva da contorno all’evento.
Dopo un lunga serie di problemi tecnici e la fase, delicatissima, di iperventilazione, Enzo Maiorca si immerge a testa ingiù e sfreccia trascinato da una zavorra lungo il cavo di acciaio. Le immagini in tv sono clamorose, indimenticabili, terribili: un sub della troupe della Rai non si è allontanato in tempo dal cavo e Maiorca lanciatissimo sbatte violentemente il capo contro le sue bombole. Appena riemerge la sfilza di improperi che lancia al giornalista è da campionato della parolaccia, sfugge anche una bestemmia, uno scandalo per quell’epoca. La RAI che con l’attrezzatura dell’epoca non potè far nulla per impedire che improperi e bestemmie venissero ascoltate da tutto il pubblico, “squalificò” Maiorca per due anni dalla TV decisamente democristiana. Resta da scoprire chi fosse quel giornalista, provetto subacqueo, un genovese che non si era tolto dal “belino”, era un certo Enzo Bottesini, famoso per essere stato campione di Rischiatutto con Mike Bongiorno alla conduzione. In serata, poi, il campione Maiorca, accettò le scuse del poco attento giornalista. Campioni si nasce, giornalisti si diventa.
Enzo Maiorca impreco’ non per non essere riuscito a stabilire il record ma perché rischiò di morire. In apnea si entra quasi in uno stato ipnotico ed è importantissimo mantenere un certo assetto. A 20 metri di profondità giunge lo scontro e la situazione diventa drammatica. Si salva per miracolo ed essere il Re degli abissi non conta nulla. Comprensibile la sua reazione dettata dal fortissimo spavento e dalla rabbia. Non doveva essere bannato dalla RAI. Una leggenda anche per me che non sono un subacqueo ma solo un provetto nuotatore. Maiorca è stato un personaggio amato in tutto il mondo. Così come Majol.