
Una donna deliziosa… fu condannata all’ergastolo
Ilse nasce da un’umile e affettuosa famiglia di Dresda, nel 1906; viene ritenuta da tutti una ragazza modello, di buon carattere e dall’aspetto invidiabile, desiderata dai ragazzi ed elogiata dagli adulti. Annoiata dalla monotonia e dal grigiore del mondo che vede intorno a sé, decide di sfruttare il suo fascino per ammaliare i suoi giovani clienti, così senza accorgersene inizia a far carriera nel corpo delle SS.
Qui diventa moglie di Karl Otto Koch, un ufficiale sadico tanto quanto lei e insieme, nel campo di concentramento di Buchenwald, vivranno una vita agiata tra torture, uccisioni e umiliazioni. Durante le sue passeggiate mattutine frusta i detenuti che incrociano il suo cammino, arrivando anche a farli uccidere a forza di percosse; se incontra una donna incinta le aizza contro il proprio cane lanciando grida di piacere.

La notte sceglie i detenuti più piacenti per poi praticare il voyeurismo: li obbliga a ogni forma di perversione sessuale e ne trae piacere. Col passare del tempo diventa sempre più ossessionata dal proprio fisico e dalle emozioni che questo suscita nel sesso opposto, così decide di farsi trovare in topless ogni qualvolta arrivi una nuova carovana e chiunque si fosse girato a guardarla sarebbe stato massacrato lì, davanti a tutti. La casa viene decorata con le teste rimpicciolite dei prigionieri, da paralumi fatti di pelle umana (preferiva quella degli zingari e dei prigionieri di guerra russi) e da inquietanti quadri in cui vi erano lembi di pelle umana tatuata,

precedentemente scelti dalla donna in base al disegno impresso e strappati dal corpo del detenuto. Il marito, non da meno, è solito torturare i prigionieri con un frustino modificato con lame di rasoio, approva l’uso degli schiacciapollici e dei ferri per marchiare, ma più di tutto ama l’uso degli animali. Appena arrivato nel campo si fa costruire uno zoo privato, la sua gabbia prediletta è quella contente un orso e un’aquila: l’orso attacca il malcapitato squarciandolo e smembrandolo, l’aquila becca i resti mentre Karl si gode tranquillamente lo spettacolo.

Per tutti gli anni della guerra la mostruosa coppia continua imperterrita questi aberranti atti, tant’è che perfino il Terzo Reich li richiama innumerevoli volte per “atti di eccessiva brutalità, corruzione e infamia”. Dopo pochi anni Karl viene condannato per aver rubato parte dei fondi delle SS e fucilato nello stesso campo in cui si era divertito a spezzare vite umane. Ilse fu assolta per mancanza di prove, ma nel 1947 ma per la sommossa popolare derivata dalla sua scarcerazione fu nuovamente arrestata. Verrà ritrovata nella sua cella impiccata con le lenzuola del letto.
Coach Martini fa notare che la vox populi, a volte, è fortissima, ma nel 2021 scegliamo il silenzio e la sottomissione.
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