Caleidoscopico doppio album dei fratelli Allman
L’album Eat a Peach venne pubblicato nel febbraio del 1972, annus nobilis della storia del rock, ma anche il periodo più triste e tragico della band. Infatti, il 29 ottobre dell’anno precedente il leader della band, lo straordinario chitarrista, il “mago” della slide guitar Duane “Skydog” Allman morì a seguito di un incidente con la sua moto nei pressi di Macon, Georgia, città d’adozione dei Fratelli. Leggenda vuole che a tagliargli la strada fù un camion che trasportava pesche (come spesso detto da coloro che videro l’immagine della copertina del disco, dedicato allo scomparso chitarrista), ma in verità era un autoarticolato, specializzato in trasporti eccezionali, guidato tra l’altro da un accanito fan degli Allman Brothers. Dura per la band fù la scomparsa del leader carismatico, ma come si dice “le tragedie non vengono mai sole” infatti, nel novembre del ’72, stessa sorte toccò ad un altro grande membro del gruppo, il bassista Berry Oakley, investito anche lui mentre viaggiava in moto da un bus a pochi chilometri dove morì Skydog.. L’album in questione rappresenta quindi la linea spartiacque, il testamento del geniale chitarrista ed anche l’ultima opera del grande bassista e la storia non fù più la stessa. Nelle canzoni qui contenute si passa dal blues sporco e dannato alle improvvisazioni psichedeliche, dal country rock alle più tenere ballate d’amore, una vasta gamma del talento immenso del gruppo.