Dall’album Animals, uno dei capolavori della band più iconica di sempre
“Dogs”, insieme a “Pigs (Three Different Ones)” e “Sheep”, tutti titoli dell’album Animals, presentano un suono duro, crudo, talvolta apocalittico: difficilmente si erano sentite cose simili scaturire dai nostri cari “Pink”, e guarda caso queste caratteristiche si ripeteranno, in maniera più o meno costante, anche in “The Wall” e in “The Final Cut” (due opere più watersiane che pinkfloydiane).
Tre sono gli elementi che balzano immediatamente all’orecchio ascoltando questi brani: l’importanza vitale delle liriche nello svolgimento di ogni pezzo; la caratura qualitativa della chitarra di Gilmour, che qui raggiunge picchi elevatissimi di creatività; l’inserimento dell’elettronica da parte di Wright, presente sia con le consuete tastiere che con tutta una serie di suoni d’atmosfera (latrato di cani, grugnito di maiali, belare di pecore ecc).